Le dipendenze dalla pornografia (porn-addiction)

Quali sono e come uscirne

Scopri quali sono le dipendenze e quali sono i metodi per uscirne

Le origini della Pornografia

 

Quando si sente dire questa parola non si fa altro che pensare all’erotismo e al mondo della pornografia, oggetto della nostra trattazione

La pornografia non è altro che la rappresentazione letteraria, artistica, fotografica e cinematografica di azioni erotiche ed esplicite. Pornografia nasce come termine nel 1769 con il saggio Le pornographe , un trattato sul progetto di riforma e di regolamentazione statale della prostituzione.

Le origini della pornografia, contrariamente a quanto enormemente diffuso nella società odierna, non risalgono a tempi recenti. Già nella preistoria, nel 30000-25000 A.C, abbiamo la Venere di Willendorf come rappresentazione della nudità femminile e, come rappresentazione sessuale, nel 7200 A.C una statua, creata da cacciatori tedeschi, che raffigura il rapporto sessuale tra un uomo e la donna.

Questo per farci capire che non è stato Internet a portarci la pornografia oggi, arbitrariamente a quanto viene detto comunemente.

Occorre inoltre accennare che vi fu una fase di censura nel Medioevo da parte Chiesa.

Sarà con il Rinascimento che escono le prime rappresentazioni della nudità (David di Michelangelo, Venere di Urbino, Olympia), ma il boom vero proprio della pornografia, nella sua diffusione fatta da immagini la avremo nel 20esimo secolo, con le prime riviste cartacee come Playboy, Uomo Moderno, Supersex. Fino ad arrivare ad oggi, con la presenza della pornografia digitale, che come “beneficio” ha allargato senza ombra di dubbio il bacino di utenza ma contrariamente ha dato una visione distorta della realtà sessuale.

Se fino a qualche anno fa era possibile avere un occhio di riguardo , soprattutto sui minori, per quanto riguarda la visione di contenuti pornografici (perché la pornografia era ancora basata su contenuti fisici come le riviste o le cassette), oggi questo non è più possibile, dato che basta avere uno Smartphone e andare nel motore di ricerca per avere libero accesso ai contenuti.

Non è più sufficiente infatti impostare il parental control per evitare la visione di contenuti +18, dal momento che si può eludere tranquillamente questo sistema semplicemente cambiando la rete di connessione (dal momento che il parental control funziona sulla rete) oppure usare una VPN

D’altro canto i siti web pornografici si deresponsabilizzano da qualunque causa impostando il popup ad apertura del sito che chiede se l’utente è maggiorenne o meno. Consapevoli che i video verranno visti anche da minori, loro hanno trovato l’inganno per giustificarsi e non avere alcuna responsabilità legale.

A questi siti si aggiungono anche le recenti piattaforme create come se fossero dei social network, ma con la possibilità di pubblicare contenuti +18 a pagamento i quali vengono costruiti per esternare l’inconscio umano e pagare, che sia un abbonamento oppure un singolo video, per la visione di un contenuto che magari nella mente di chi paga pensa essere un contenuto da Oscar, ma magari è semplicemente un video in cui non si intravede nulla. Questo continuo modo di fare, che si estende anche nella chat di queste piattaforme da parte di queste “lavoratrici digitali” (a volte rispondono loro stesse, ma molte volte o usano bot o incaricano agenzie ad hoc), aumenta non solo il desio di fare attività in ipsazione , ma rende questo piacere singolo migliore del piacere condiviso, sostituendo e non gratificando la tradizionale attività affettiva.

Oltretutto la pornografia ha come dipendenza l’adattarsi a dei canoni conformistici, rendendo anche la sessualità un esercizio fisico piuttosto che un rapporto di affetto. Nasce infatti la volontà dal pornodipendente di imitare con la propria partner i contenuti che ci sono nei video. Questi video, interpretati da attori del settore, sono registrati e montati in modo tale da rendere la scena suggestiva, ma non psoso essere interpretati da tutti. Tant’è vero che quando si prova ad imitare questi attori, molto spesso si fallisce nell’atto sessuale. Come sostiene Therese Margot, nel suo libro “Una gioventù sessualmente liberata”, questi video entrano nella propria vita sin dall’inizio dell’età adolescenziale. Questo perché ha avuto accesso a questi video e li fa vedere agli altri, “stuprando” la propria immaginazione e il proprio controllo. Infatti la pornografia determina la fine del desiderio sessuale, perché induce in qualunque momento i bisogni legati al sesso. Basta un minimo di eccitazione che si prende il telefono e si visualizzano quei contenuti online e terminano le proprie pulsioni. Una vera e propria fine del desiderio, che fa dimenticare il desiderio e l’amore verso l’altro.

 

Con l’avvento della mercificazione infatti le industrie del porno creano immagini prefabbricate che nemmeno fanno sviluppare in anticipo la propria immaginazione. Mercifica anche gli umani. A furia di vedere questi contenuti iniziamo a vedere una persona non nel lato umano ma dal lato sessuale, immaginando cosa ci potremmo fare sessualmente.

Con questo noi autori del sito non vogliamo dire ai nostri lettori che non bisogna guardare minimamente questi contenuti, bensì ci vogliamo soffermare su quello che c’è dietro un contenuto, perché contrariamente a quanto si pensa non si tratta di contenuti aventi produzione amatoriale, bensì sono contenuti “inscatolati” ben programmati per estrarre il nostro inconscio e renderci più in avanti dipendenti. Se l’industria del porno oggi fattura più di altri è grazie alla dipendenza di individui sia di sesso maschile che femminile che cliccano un video di quel genere e trovano piacere SOLTANTO con quella tipo di attività. Quando si verifica un piacere ad unico canale, che tra l’altro blocca la nostra immaginazione vedendo quelle immagini confezionate e conformiste, siamo nelle ipotesi formulate nel 2012 dallo psicologo Giuseppe Lavenia nel suo libro “Internet e le sue dipendenze”, ovvero:
  1. Spendere molto tempo nella ricerca attiva del materiale pornografico presente in rete

  2. Cercare in un secondo momento ciò che per caso è stato visto e ha provocata un iniziale eccitazione

  3. Fantasticare sulla gratificazione sessuale che trarrà dalle successive connessioni

  4. Nascondere alle persone che lo circondano la propria condotta

  5. Sentirsi 

  6. vergogna, imbarazzo e sensi di colpa per il proprio comportamento

  7. Mettere in atto pratiche autoerotiche compulsive e controllate, volte a enfatizzare l’emozione derivata dalla visione del materiale pornografico

  8. Sperimentare un calo del desiderio sessuale nella vita reale

  9. Riuscire a eccitarsi solo grazie alla visione del materiale pornografico

  10. Vivere la propria vita sessuale in termini essenzialmente “fisico” e anaffettivi

  11. Continuare a fruire del materiale pornografico, nonostante tale attività abbia compromesso significativamente la sua vita familiare, sociale, lavorativa ed economica

  12. Provare diverse volte a contenersi o sospendersi da tale attività ma senza riuscirci.

  13.  

Se ritieni di essere tra i soggetti ritenuti da Lavenia, consultati con professionisti qualificati:

 

  • – Medico di Base: Parlare con lui, che ha una conoscenza generica e vasta nel campo della medicina, può essere un primo passo perché magari può suggerirti cosa fare, senza necessità di andare da persone più esperte nel campo cognitivo

  • – Psicologo o Psicoterapeuta: Uno psicologo o psicoterapeuta può aiutarti nel risolvere il proprio problema. Egli è una persona che conosce i rami cognitivi della nostra mente e può seguirti in un percorso terapeutico da lui stabilito per uscirne fuori

  • – Sessuologo: Sebbene non è esperto nel ramo cognitivo, sa i rischi e i benefici che si rischiano con la dipendenza. Ti può illustrare come questa dipendenza porti ad essere deleteria per la propria vita e darti dei consigli per uscirne

  • Gruppi di Supporto: Come esistono i gruppi di supporto per altre tipologie, anche per questo settore esistono altre persone che come te avranno una dipendenza. Da un consulto comune ne può uscire qualcosa che giovi sia per il tuo problema che magari nella conoscenza di nuove persone

  • – Psichiatria: Nei casi cronici, quando la dipendenza diventa estrema, suggeriamo di rivolgerci agli psichiatri che, in modo medico, cercheranno di curare il paziente

Solo prevenendo possiamo risolvere i problemi della nostra salute